filottrano
L’architettura del Settecento a Filottrano è elegante ed armoniosa. Una breve passeggiata nel centro della cittadina consente di scoprire palazzi nobili e dimore storiche. Da non perdere è la piccola scalinata detta la “Porticella” che arriva fino alla chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Fino agli anni 50, l’economia era prevalentemente contadina, ma il lampo creativo di un genio ha trasformato questa città in una meta sartoriale dando vita al cosiddetto “made in Filottrano”. Oggi troviamo numerosi spacci di aziende tessili dove poter fare shopping.
Filottrano è profondamente legata alle tradizioni e al folklore, protagonisti delle numerose feste e sagre che allietano le serate locali. A Luglio potrete assaporare la vera cucina contadina alla Festa della Trebbiatura, mentre la prima domenica di Agosto tocca alla Contesa dello Stivale. Il sabato mattina potete fare un salto alla mostra permanente dedicata ai cimeli della Seconda Guerra Mondiale (visita su prenotazione) allestita presso il Palazzo Comunale per poi dirigervi alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli dove è allestita una mostra permanente di statuine del presepe leccese.
Museo del biroccio marchigiano
Nato come semplice carro agricolo, il biroccio assume in seguito varie funzioni nell’ambito della vita contadina delle regioni centrali italiane, fino ad acquisire nel gusto popolare anche una valenza estetica che, nelle Marche, si traduce in vistose decorazioni policrome differenziate per aree geografiche.
Museo Beltrami
Nel salone di rappresentanza sono disposti in vetrine molti manufatti delle popolazioni indigene della Meso America. Dagli oggetti delle tribù delle grandi pianure (pelli dipinte, arco e frecce, calumet, foderi per pugnali, cinture con sonagli) si passa alle terracotte azteche e messicane, alle noci di cocco incise, alle asce di pietra, alle conchiglie lavorate, alle zucche dipinte provenienti dalla Meso America e da Haiti. In stanze adiacenti al salone sono esposti: un erbario messicano, una raccolta malacologia, minerali e pietre delle miniere messicane, armi ed oggetti personali di G.C. Beltrami ed il manoscritto del volume “Le Mexique” sempre di Beltrami.
Villa Centofinestre
In stile neoclassico e ristrutturata dall’architetto Ghinelli nel 1827 è caratterizzata da un giardino di verzura tra i più grandi della regione Marche.